Introduzione
L'idea di istituire un museo etnografico della civilta' contadina a Bonefro venne prospettata sin dagli anni '70 e ne consegui' la completa attuazione a partire dal 1991.
Nella fase iniziale il Comune fece ricorso al progetto denominato "Valorizzazione del patrimonio della cultura contadina" concernente lo svolgimento di attivita' di utilita' colletiva (legge n.67/1988, art.23).
I giovani impegnati nel progetto, supportati dalla consulenza del prof. Michele Colabella, studioso locale, hanno svolto un'attivita' di reperimento, sistemazione e conservazione di oggetti ed attrezzi rurali. Questo ha consentito l'allestimento di una prima mostra con oltre duemila pezzi e di una piccola sezione storico-archeologica. Durante i nove anni trascorsi migliaia di visitatori hanno potuto ammirare l'esposizione di questi antichi attrezzi e di oggetti di vario genere, utilizzati sino a qualche decennio fa, ma che erano stati riposti negli scantinati, oppure abbandonati sulle aie delle "masserie" oramai inabitate, ovvero, nel peggiore dei casi, buttati perche' vecchi e logori.
Quegli oggetti ed attrezzi rischiavano di uscire definitivamente dalla nostra memoria, eppure attestatno e documentano con trasparenza assoluta la plurisecolare vicenda umana dell'intero territorio del Medio Fortore Molisano.
Agli inizi degli anni '50 Bonefro contava oltre cinquemila abitanti, in prevalenza contadini, tuttavia erano attive oltre cinquanta botteghe artigiane, tra le quali spiccavano quelle relative alla lavorazione del legno, del rame, del ferro,. Gli oggetti esposti appartengono ad una agricoltura e ad un artigianato ormai scomparsi, ma che nel passato costituivano la principale fonte di sostentamento vitale.
Il Museo Etnografico costituisce un richiamo inesausto verso il nostro passato, attesta l'affetto per le nostre radici ed e' espressione simbolica ed autentica di un mondo che fu, al quale non si puo' e non si deve tornare, ma nemmeno deve essere dimenticato.
Gino Santoianni
Sindaco di Bonefro
